Saga Bacardí |
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ESCRITURA DE TESTAMENTO DE CASTELLO, INTERVIENE BOTTÍ E IGNACIO VILLAVECCHIA. |
Sepase. Como en la ciudad de Barcelona a los veitne y sinco dias del mes de Octubre del año mil setecientos noventa y uno. La Señora Da. Antonia Celle viuda del Capitan D. Lorenzo Castell, o sea Castello, que lo era del barco nombrado "El Principe de Galles" matriculado en Málaga, constituida personalmente en esta escrivania de Marina junto con los Señores D. Ignacio Villavecchia Consul General de Regusa, y D. Domingo Bottí Vice-Consul de la misma nación, testigos para esto llamados, quienes han afirmado conocer a dicha Señora Da. Antonia Celle, ha entregado esta a mi el infro escrivano un pliego cerrado con nacar diciendo que dicho su marido le consignó hallandose en Génova, y le expresó que era su ultimo testamento, en el carpete de cuio pliego se halla escrito lo siguiente.=
Testamento noicae conseono alla mia consorte da ofrirsi dopo che Dio mi aberá chiamato, in rpesenza dil Signor Antonio Moro di questa citá di Génova. Y aunque diga que se obra en presencia del Señor Antonio Moro no puede verificarse, por haber muerto en esta ciudad dicho D. Lorenzo Castell el dia veinte y dos del corriente, y no halarse aquí en dicha ciudad a fin de poner en execucion lo dispuesto pppor dicho testador, ----------------------------------------si que de dio se diese entera fe y credito en juicio y fuera de el, ha requirido que se abriese dicho pliego como se ha hecho en presencia de dichos testigos, dentro el qual se ha hallado un testamento escrito en la primera pagina con papel sellado de Génova, según afirman dichos testigos, el que es como sigue.=
Nel nome del Signor padre sempre sia. Non esse da al vindo esse presta della morte, en cosa piu incerta dell'ora de questa il che debe essere a cuore d'ogni bon cristiano de aver considerando il Signor Lorenzo Castell, ossia Castello al signor Barnaba nativo di Gibilterra di Religione catolica, domiciliato in questa citá di genova, da montisimo tempo a questa parte, pratico ad intelligente dell'esercito Italiano, e Capitano della nave nomenata "Il Principe di Galles" di bandiera inglese da me notaio prenamente conosciuto, e volendo perció sino e singola indito et intelletto e corpo et in sua forza sana di pertetta memoria prevedere ad'interessi tan perche per indi non avere a pensare, che a pur premoresi la anima, quindi e che constituito lo steso alla presensa di me notaro e dell'infratti testimoni per il presente nuncipativo testamento, che dalle leggi destasena, serici ha disposto, e dispone di se le digne in justo conte in appo.
Primeramente, Ora per quanto si complera chiamato da questa in mentanea all'eterna vita la raconstru succome umilmente recomanda l'anima sua alla Santissima Trinitá Pada -------sempre degane cuatia, al sui algelo curante, S.S. otruna e Giuseppe, a tutto la leste corte pregando tutto da attenerle da dieta renar sine di cas tolpe aten passa estes faacte degno della celeste pena.
Item: Corpo fatto cadavere ordina e vuole sua sepoltato alla sua latrechia con quell'accopmpagnamento in R.R. Sacerdoti e spero de funerale che stimeranno Signori suoi preccutori testamentari.
Item: Ordina e vuole che se tutta la sua norte de siano fatte celebrare dalla Signora Antonia sua consorte in qual tempo a le pur amado, messo cinquecento da requie in sufragio dell'anima sua coll demesina de piu une fueri baneo di Genova per oltra se he duna messa, et in questa Chiesa o chiese ce da quiei R.R. Sacerdoti, da la stessa meglio sin crá.
Item: Riparo da me darne se vuole taiciase qualche cosa a questa Serenisima Riepublica, suo nuovo armamento, opera di Nostra Regira di Saisona a quella di nostra Signora del Socrerso in S. Creneo, all'ospedale, ce altri luoghi, e opere di questa citá, ha rispesto non avere dele lastrare.
Item: Ha dotato, e dota l'amatissima sua figlia, Isabella Florinda in lire due milla moneta di Genova fuori banca di contante, ed in condecente corredo di robble ed altra di suo uso da conseguirsi allo quando se gli presentara favorabole et convemente incona di matrimonio temporale da aumentarsi pero dove infratta Signora sua consorte et al de lei giudicio solamente tanto in rapporto al contante, quanto anote in rapporto al corredo, quando le circostanze dei tempi in cui cadera il detto matrimonio le comportinse a lora la medesima sua figlia volesse vestere l'abito religioso in qualche Monastero claustrale alloro, ed a tal caso la predetta, ed infratta sua Signora consorte asegnerá a quel Monastero in cui prendera l'avito religioso quella dote di contante, e di corredo solita riceversi dalle altre zitelle d'ugual condizione della figlia del Signor testatore.
Item: A titolo di legato et in contemplazione de buon ufficii e serviggi sempre prestati alla detta Signora Antonia figlia del fii Signor Francesco Cette e meglie del Signor Capitano Lorenzo e sua famiglia dal Signor Paolo Cobio di lei Parente laicia alle stesso per atto di riconoscensa una memoria, ossia un ricordo d'un ammello ossia mostra d'orologgio del valore di venti cinque zecchini, incarricando la detta Signora Antonia sua consorte di doverle dare tale memoria in adempimento di questo suo Desiderio.
Del restante poi di tutti i suoi beni mobili, immobili piu, raggioni, azioni, nomi de debitori, et ogni altra cosa che ha, e forssa avere, e spettarle in avvenire ne ha instituito et instituesce sua exede usufrutuaria universale donna e Madonna la detta Signora, Antonia Colle, sua consorte fino a tanto che la stessa stará in abito vedovile e naturalmente vuverá quale usufrutto intende e vuole sia generale, e generalissimo e non possa restringersi a soli alimenti ma ne sia la stessa assoluta padrena Donna e madonna di dotto usufrutto da poter scuodeersi dalla stessa semplicemente, senz'altra solennitá, come se la stessa fosse uomo maggiore d'etça et sui juris liberando la stessa da qualunque obbligo di far invertario farsi ammetere a tale usufrutto, ne a dare seguata intercidendo esso Signore testatore per la stessa Cottó . Rinunciando a me notaro. Vuole usufrutto debbá mantere di ultto e vestito giusta il practicato finora, tanto dita Signora come loro figlia, fino a tanto che la stessa ------sopra quanto Signor Carlo Emmanuele --- suci figli maschi, sempre pero cha lo stesso----diportí verso la stessa da vero figlio -----dia disgusti, o inquietudini, perche intal casebism oassa ki stesso, girre di tale beneficio a mia norte, naturale di detta Signora Antonia ---dpo la stessa a seconde nozze como sopra ha ---et instituisce, e di sua propria bocca ha ----nomina di questi ditta Isabella Florinda, e Signore Luiggi, e detto Carlo Emanuelle tutti, e tre figli e naturali di esso Sognore Lorenzo, et Antonio Gatell otnuno di detti tre per terza, ed aquel prepadente pero e vude esso Signor testatore, che nello -de della sua credittí, che spetterá in proposta a Isabella Florinda vi resti compresa la dotte te..fissata in conti ed in prezzo di corredo pera ----to quello, che envoccasione del suo collocamento foatto dato alla stessa, o al suo sposo per dote da tutto sopra, o fosse stato speso peril suo collocamento que le come spora, vuile peró, che di tutto ció fosse ---stessa per detta sua terza parte, a proprio ditá desso Signore testatore, ne resti assoluti da se stessa e da se sola come se fosse uomo maza et sui frutti, ne mai comprendessi in conto di dote augmento di dote, nemal posssa averdi sernosplus, azione a d lai sposa, o chi avesse causa da quello, mai possa amonistria, la dettacredita ne anche in qualitá di quanto, o legale procuratore, o padrone delle doti di sua moglie, sie come pare nel caso che la stessa si fase ne religiosa clausurale possa avervi, verunguis, o azione il Monastero, o R.R. Monache di quel Monastero ove la stessa avesse vetito l'abito e falta la sua solenne professione, ma che di detta quota ne resti sempre assoluta padrona tanto nubule omarittata, quanto Monaca professa la stessa Signora Isabella Florinda, da se sola independentemente rispetavamente da verun conseglio o consenso, o di tarenti e contiglicre, o d'aitprotça deñ ,arotp añ secpñp. P do verim cpmsemsp do capitolo, o giudice o superiore ecclesiastico se la stessa fosse monaca professa clausurale, ma in qualunque di detto casi la stessa possa diriggere ed amministrare tutti y beni ad essa spettali per detta eredita si mobili, che immobili e semoventi appiggionare, e spiggionare, e scuodere, far procure e tutto ció che ognuno fa, e pio fare, per l'amministrazione de proprio beni, sempre da se sola come se la stessa fosse vomo al secolo maggorare d´'eta et sui juris volendo anche, che la stessa in qualunque de stati, che fosse o religiosa, o seculare, possa sempre disporreda se sola in tuto come sopra in una o piu volte como meglio stimerá tanto per atto fra vuoi, quado per atto di ultima volontá nostra qualunque leggi contrarie civile o eclesiastiche nel noniche, o qualunque continúate o sínodo, che vi tasse in qualunque caso che alcuno proibisse non pedisse a detta Signora Isabella Florinda in qualunque di detti stati, che ella fosse il valersi bastessa di -guis che le con fere ese Signore Ytestatore come coprava in tal caso quuel tale di qualunque beneficia -tesse risultarle di tale creditá per tale proibixione o impedimento di guis, e sostituisce a detto Signora Isabella Florinda in detta creditá quel tale, o tali di non avssero apportato alla stessa verun impr-scuso peró da detta instituzione in tal caso quale nastero ove la stessa avesse professato perche tale la constante volentá di esso Signore testatore. Fideicomissarii tutori e per tempo curatori di deta Isabella Florinda fino a tanto che la stessa nominata crede proprietaria come sopra perche allora cessatale fideicommisia o cura, intituice e nomina detta Signora Antonia sua moglie, et il Signor Antonio Roseto quali ----constituisce et elegge suio esecutiri testamentari e procuratori ad volum post mortem, incarricandosi a si stessi di fare circa l' creditá di esso Signore testatori ció che stimeranno piu utile, e vantaggioso e --,emte d'impiegare tutto il contante tanto -----tanto tutto quello che procureramo di exigere di qualonque debitore in luighi cauti e fruttiferi, a maggior vantaggio di detti credi convendere a altre si qualonque mercanzie o effetti spettanti all'erereditá di esso Signor testatore a maggior profitto possibile e tutto il ricavato impiegarlo parimentre, cor scuodere altre si qualonque partite esistessero in qualonque de cartulani, o banchi della casa Jilma di San Giorgio ed il tutto parimente impiegare, volendo che da suio rispettivi credi si stá a qualonque rendimento de conte che li stessi Signori procuratori ad volum daranno, o altro di essi dará, quitando li stessi da qualonque rendimento de conti.
E questo e il suo ultimo testamento, quale vuile, che vaglia, o per testamento, o per codicillo, o per qualonque altra disposizione di ultima volontá, che meglio possa valere.
Cassando e rivocando.
Delle qualo cose titte.
Me Francesco Maria Garazano notaro.
Fatto in Genova al scrittorio di me infa pono sento la loggietta di Banchi l'anni della Nativitá di Nostre Signore Gesu Cgrusti nukke sette cebti ittabta sette, cirrebdi k'indique quinta all'uso di Genova giorno di Sabbato diecisette del mese di Novembre al doppo pranso essendovi presenti Luiggi Andrea Costa del Signor Gaetano --- e Gaetano Francesco Gambau quondam Nicolo TOmaso le -- notario Carlo Maria Francisco Natiso del --- Lorenzo Castell del notaro -----Carlo Martignora -ro Domenico testimoni alle predete cose chiamati, a quali tutto d'ordine di detto Signor testatore da me stato dato il giuramento denen propalare in principio atto ne quanto in esso se contiene sino a che - venuto il tempo di sua publicazzione come ogni ha giurato toccate le scriture.
Estratto in tutto come copia dal fogliazzo de tamenti riccouti da me notaro in carte circoet presa la presente ad instansa di detto Signor Capitano Lorenzo Castell a cui consegno la presente copia abbenchi. Francesco maria Garassino notari publico collegiato di numero.
De las quales cosas la misma Señora Da. Antonia requirió que se lo boliesse dicho original testamento y su carpete, como se ha hecho, y ha recibido. Y que levantase testimonio. Que lo ha sido en la ciudad de Barcelona, dia, mes y año arriba dicho. Siendo presentes por testigos los mismos señores D. Ignacio Villavecchia y D. Domingo Botti, para esto llamados y rogados. Y por no saber dicha Señora de escribir ha dado facultad a dicho Señor D. Ignacio Villavecchia paraqué lo firmara por ella, como ha firmado en su presencia, y de su consentimiento.
Ignacio Villavecchia, Ante mi Juan Fontrodona y Roura escribano.